Giunti agli Scavi di Pompei, ad aspettarci c’era la nostra guida che ci ha accolti gentilmente e ci ha introdotti alla scoperta dell’antica Pompei che anticamente, era divisa in tre quartieri: il primo era agricolo (dove si trovava l’anfiteatro, la palestra e dove viveva la gente povera), il secondo era industriale (con molte industrie tessili e dove vivevano i commercianti) mentre il terzo era il più ricco e qui vivevano i nobili e gli aristocratici. C’era anche l’anfiteatro dove avvenivano combattimenti tra i gladiatori e animali feroci, il cui scopo era quello di intrattenere il popolo.
Proseguendo abbiamo incontrato una Termopolis, dove i lavoratori, a pranzo, si ristoravano prima di ritornare al lavoro pomeridiano. Dopo tante meraviglie siamo giunti alle antiche Terme dove c’erano tre stanze chiamate: Frigidarium, con una vasca d’acqua fredda, Calidarium con una vasca d’acqua calda e Tepidarium, con una vasca d’acqua tiepida.
I bambini sono stati attratti dalla bellezza della piazza centrale, il Foro, dove c’era il tempio dedicato ad Apollo e quello dedicato a Giove. La guida ha raccontato loro come il Monte Somma avesse coperto Pompei di cenere e lapilli. Dal vulcano fuoriusciva molta cenere e le persone si chiudevano in casa, altri andavano verso il mare, altre gridavano. Poi ci fu un momento in cui dal vulcano fuoriuscì molta cenere e le persone non ebbero nessuna via di scampo. Siamo rimasti stupiti pensando a quelle povere persone. Gli archeologi scoprendo questi scavi hanno potuto capire la vita di questa civiltà, cosa mangiavano, come si vestivano, cosa facevano e quali erano le loro abitudini. Si alimentavano di carne e soprattutto mangiavano molto pesce e cereali tra cui le cicerchie.
La cosa che di più, però, ha impressionato i bambini è stato il vedere i calchi di due uomini distesi, di cui uno si copriva la bocca dalla cenere e dai lapilli del Vesuvio. Ascoltando la storia di Pompei, i bambini mediante curiose domande hanno immaginato quanto sia stato terribile per la gente vivere quei momenti di paura. Infine sono rimasti estasiati nel visitare la grandissima casa del Fauno, più o meno 3000 metri quadri ove appena entrati c’era una piccola piscina quadrata con al centro la statuetta del Fauno; all’epoca serviva per raccogliere l’acqua piovana.