Con l’ausilio di una guida turistica si è portati i bambini alla scoperta degli Scavi di Ercolano. Il motivo è presto detto: per poter conoscere la storia della nostra città, Torre del Greco, è importante partire dalle origini…e quindi all’epoca romana.
La città, divenne parte dell’impero romano tra il IV e il III secolo. Ercolano durante il dominio dei Romani, divenne un luogo destinato alla costruzione di ville e sfarzose dimore. Alla fine dell’età repubblicana, era divenuta una località di villeggiatura per l’élite romana. Raggiunse l’apice della sua magnificenza grazie all’operato del patrono Marco Nonio Balbo, che diede impulso all’edilizia e all’architettura. Infatti, dopo aver visitato le antiche fucine con all’interno gli scheletri degli antichi ercolanesi che provarono a scappare dall’eruzione del Monte Somma (79 d.C.) per via mare, abbiamo visitato la villa proprio di Marco Nonio Balbo. Proprio sotto l’impulso di Balbio vennero costruiti, tra l’altro, la Basilica, il Teatro, l’acquedotto, i due complessi termali e vennero restaurate le mura.
Il sito archeologico degli scavi di Ercolano consta in ventisei domus, dieci edifici pubblici e botteghe e urbanisticamente le strade si dividono i cardi e decumani che incrociandosi tra di loro formano una scacchiera.
Abbiamo visitato la Casa del Genio, il cui nome deriva da una statuetta rinvenuta al suo interno; la Casa di Nettuno e Anfitrite, con decorazioni in pasta vitrea; la Casa dell’Albergo, che si caratterizza per la presenza di una zona termale decorata da un mosaico e la Casa di Argo, con il suo porticato di venti colonne e sei pilastri, simbolo della sua ricchezza. La cosa che ha affascinato molto i ragazzi, infine, sono state le terme maschili e femminili con annessi spogliatoi … che si dividevano in tre parti: frigidarium, calidarium e tiepidarium.
I bambini attraverso la visita agli scavi di Ercolano hanno appreso usi e costumi di abitanti di 2000 anni fa. Hanno avuto modo di prendere atto della violenza di un’eruzione del vulcano e di ciò che la natura può scatenare. La loro curiosità è stata così tanta che è sfociata in una multitudine di domande poste alla guida. Osservazioni, a volte, che seppur semplici, mettevano in luce la ricerca di risposte alle loro nascenti curiosità. Non sempre ciò che è semplice per gli adulti è chiaro ai bambini.