Scavi di Ercolano
Ercolano ha origini arcaiche, inizialmente abitata da un insediamento indigeno, subì successivamente le influenze sannitiche, greche, etrusche e infine romane. A partire dal ritrovamento casuale di un teatro antico, si è andato scoprendo il meraviglioso tesoro nascosto e ben conservato testimonianza dell’antica città: il tessuto urbano, l’imponente complesso termale, una magnifica palestra, la distribuzione delle case, alcune delle quali affacciano scenograficamente sul mare, e infine una monumentale basilica.
La tecnica di scavo in stile borbonico, ormai superata oggi, offre al visitatore la possibilità di esplorare Ercolano seguendo gallerie parallele, lungo un percorso molto suggestivo. È possibile farsi un’idea chiara e completa dell’edilizia residenziale dell’epoca, ricostruire la vita quotidiana dei cittadini e il loro modo di vivere la città, ammirare i preziosi reperti che testimoniano cultura e abitudini dell’epoca e infine apprezzare i diversi stili di pittura vesuviana.
Nel 1980 furono scoperti gli scheletri di 300 persone uccise dall’eruzione: si trovavano sotto le arcate degli edifici che sorgevano a pochi metri dalla costa dove avevano cercato rifugio. Accanto agli scheletri sono state trovate monete, attrezzi di lavoro, chiavi, amuleti, piccoli oggetti che la gente aveva portato via con sé. Le immagini di questi scheletri hanno fatto il giro del mondo, rendendo Ercolano un luogo davvero unico e suggestivo.